Tempco Blog articoli

Certificazione 2024 per la sostenibilità ESG nelle supply chain in Tempco

L’adozione di comportamenti sostenibili è per Tempco importante quanto supportare i clienti nell’industria di processo nel perseguire la massima efficienza energetica, riducendo l’impatto ambientale delle attività produttive.

Nel nostro costante impegno verso i target di sostenibilità, siamo pertanto lieti di aver aggiunto la Certificazione 2024 rilasciata da Synesgy per la valutazione della sostenibilità relativa alle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance) nella supply chain, che abbiamo completato su iniziativa di un nostro cliente che richiedeva questa qualifica.

Tempco 2024 ESG certification sustainability Synesgy

Synesgy, ente che ha rilasciato la Certificazione, è una piattaforma globale per la valutazione della sostenibilità ESG all’interno delle catene di fornitura. Tempco ha adottato nella sua strategia di sostenibilità alcune misure che inlcudono l’implementazione del fotovoltaico, per l’impiego di energie rinnovabili a copertura dell’intero fabbisogno energetico per le attività nella propria sede, oltre all’attuazione della strategia paper less con la digitalizzazione della documentazione cartacea, riducendo l’impatto ambientale delle operazioni.

Per incrementare l’efficienza energetica e il benessere per le persone che lavorano in Tempco, all’interno dei nostri uffici e in officina, sono inoltre state introdotte delle pompe di calore, e la sostituzione con lampade LED è stata completata per il 100% dei sistemi di illuminazione.

Scambiatori PCHE nelle stazioni di rifornimento di idrogeno in fiera ad Amburgo

Tempco partecipa con il nostro partner per gli scambiatori a circuito stampato PCHE, Microchannel Devices, alla Hydrogen Technology Expo di Amburgo, in programma alla Hamburg Messe in Germania i prossimi 23-24 ottobre.

Dopo l’appuntamento italiano con Hydrogen Expo di settembre e quello di giugno con la Hydrogen Technology Expo di Houston, Texas, torniamo in una fiera europea per mostrare i vantaggi dell’applicazione degli scambiatori di calore PCHE single e multistream nelle stazioni di rifornimento di idrogeno.

Le stazioni di rifornimento di idrogeno sono un elemento chiave per l’adozione diffusa di veicoli a celle a combustibile alimentati a idrogeno, per la mobilità sostenibile del futuro grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili. Un aspetto cruciale di queste stazioni è la gestione del calore durante il processo di compressione e distribuzione dell’idrogeno. I Printed Circuit Heat Exchangers (PCHE) giocano un ruolo fondamentale in questo contesto, offrendo elevata efficienza e affidabilità, grazie alla capacità di gestire il gas alle elevate pressioni imposte da questo tipo di applicazioni.

Tempco Hydrogen Technology Hamburg stazioni rifornimento idrogeno PCHE

 

Cosa sono gli scambiatori di calore PCHE?
I Printed Circuit Heat Exchangers (PCHE) sono dispositivi altamente efficienti utilizzati per trasferire calore tra due o più fluidi. Questi innovativi scambiatori di calore sono realizzati utilizzando la tecnica della fotoincisione su lamine metalliche, creando microcanali attraverso i quali i fluidi passano. Le lamine incise sono poi saldate in un unico blocco mediante un processo chiamato diffusion bonding, che unisce le lamine a livello atomico, formando una struttura solida e compatta.

L’elevata robustezza strutturale degli scambiatori PCHE consente quindi di soddisfare le condizioni operative estreme imposte dalle emergenti applicazioni di raffreddamento dell’idrogeno ad alta pressione, e in particolare per le stazioni di rifornimento di idrogeno.

Venite a scoprire tutti i vantaggi degli scambiatori PCHE per le stazioni di rifornimento di idrogeno con Tempco e Microchannel Devices alla Hydrogen Technology Expo di Amburgo, il 23-24 ottobre 2024.

Termoregolazione nelle varie fasi di produzione delle creme cosmetiche

Nel comparto produttivo delle creme cosmetiche, Tempco ha fornito alcune centraline di termoregolazione TREG a costruttori di macchine e produttori finali di cosmetici.

La precisione del controllo della temperatura nella produzione di creme cosmetiche è fondamentale per garantire la qualità, la stabilità e l’efficacia del prodotto finale.


Tempco centraline termoregolazione TREG produzione creme cosmetiche

Durante il processo di produzione, la temperatura influisce infatti su diverse fasi critiche, tra cui:

  • Miscelazione degli ingredienti: molti ingredienti utilizzati nelle creme cosmetiche, come oli, emulsionanti e conservanti, devono essere sciolti o mantenuti a una certa temperatura per mescolarsi correttamente. Un controllo accurato della temperatura evita che gli ingredienti si separino o degradino.
  • Emulsificazione: le creme sono spesso emulsioni, cioè miscele di acqua e oli. La temperatura deve essere controllata con precisione durante l’emulsificazione per garantire una distribuzione uniforme delle fasi e una texture omogenea del prodotto.
  • Raffreddamento: dopo la fase di emulsificazione, è essenziale raffreddare il prodotto a una velocità controllata per evitare la separazione delle fasi o la formazione di cristalli indesiderati. Un raffreddamento troppo rapido o troppo lento può compromettere la consistenza e la stabilità della crema.
  • Stabilità del prodotto: una temperatura controllata durante la produzione e il confezionamento contribuisce a preservare la stabilità chimica e microbiologica del prodotto, prevenendo alterazioni nel tempo.
  • Sicurezza: evitare temperature eccessive previene la degradazione termica di ingredienti attivi sensibili, che potrebbe ridurre l’efficacia della crema o generare sottoprodotti potenzialmente irritanti.

Distribuzione e rifornimento di idrogeno con Tempco alla Hydrogen Expo

Parliamo ancora di PCHE, scambiatori di calore a circuito stampato. Questa settimana, dall’11 al 13 settembre, si svolge a Piacenza l’Hydrogen Expo, una fiera dedicata alle tecnologie dell’idrogeno. Tempco sarà sicuramente presente (PAD. 1 Stand B118) presso MCD, perché questo è un mercato molto interessante con applicazioni veramente interessanti, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni di distribuzione dell’idrogeno.

Siamo tutti coinvolti nei problemi legati alla mobilità, e una delle possibili soluzioni per il prossimo futuro sostenibile riguarda le automobili o comunque i trasporti e i veicoli che utilizzano l’idrogeno come fonte di energia per il powertrain. Idrogeno come fonte diretta di energia per motori a combustione interna o come fonte indiretta di energia per alimentare motori elettrici in veicoli elettrici a batteria e soluzioni di mobilità elettrica.

Tempco scambiatori PCHE sistemi distribuzione idrogeno refueling

Parliamo infatti soprattutto delle colonnine di distribuzione dell’idrogeno, per il rifornimento di auto e veicoli alimentati a idrogeno, che utilizzano dunque motori alimentati a idrogeno. In particolare, questi sistemi di distribuzione richiedono la presenza di scambiatori di calore per abbassare la temperatura dell’idrogeno durante le operazioni di rifornimento per questo tipo di veicoli, automobili, autobus, camion o quant’altro. Scambiatori che sono quindi utilizzati per abbattere la temperatura dell’idrogeno e immagazzinarne grandi volumi ad alta pressione, con l’obiettivo di ridurre i tempi necessari per il rifornimento e di poter stoccare l’idrogeno a livelli di pressione adeguati.

Tempco scambiatori PCHE sistemi distribuzione idrogeno hydrogen refueling stations

Gli scambiatori PCHE, grazie alle loro peculiari caratteristiche, consistenti nell’essere interamente realizzati in acciaio inox, completamente saldati, e quindi costruiti in materiale compatibile, appunto full-inox, sono la soluzione ideale per il raffreddamento dell’idrogeno.

Lo abbiamo già visto in altri video focalizzati sugli scambiatori PCHE impiegati nei compressori multistadio per idrogeno e gas tecnici. In questo caso viene utilizzato uno scambiatore monostadio per il raffreddamento diretto dell’idrogeno ma con pressioni di esercizio molto elevate.

L’applicazione è molto intrigante. Se siete interessati, venite a trovarci a Piacenza in Hydrogen Expo, PAD. 1 Stand B118, oppure contattateci.

 

Importanza della manutenzione degli scambiatori e della sostituzione delle guarnizioni

Come già visto in un recente articolo sulla manutenzione degli scambiatori, la manutenzione regolare degli scambiatori di calore a piastre è cruciale per garantire l’efficienza e la longevità dell’impianto al quale sono asserviti. Questi dispositivi assolvono infatti a un ruolo fondamentale nella gestione della temperatura nei processi industriali, trasferendo calore tra due fluidi.

Tuttavia, con il tempo e l’uso continuo, le piastre possono accumulare depositi e le guarnizioni possono deteriorarsi, compromettendo le prestazioni e l’integrità dell’intero sistema.
Uno degli aspetti chiave della manutenzione degli scambiatori di calore a piastre è pertanto la sostituzione delle guarnizioni. Le guarnizioni sono componenti essenziali che garantiscono la tenuta del sistema. Esistono due principali tipi di guarnizioni: incollate e a clip.

Tempco manutenzione efficienza scambiatori a piastre

Tempco manutenzione scambiatori di calore a piastre

Guarnizioni incollate: queste guarnizioni sono fissate permanentemente alle piastre con un adesivo. Consentono operazioni di lavaggio delle piastre on-site più semplici, ma la loro sostituzione può essere più laboriosa e richiede un’attenta pulizia delle superfici prima di applicare le nuove guarnizioni.
Guarnizioni a clip: queste guarnizioni, sono progettate per essere facilmente rimovibili e sostituibili senza l’uso di adesivi. Le guarnizioni a clip sono più convenienti per la manutenzione periodica poiché possono essere rimosse e sostituite rapidamente, riducendo i tempi di inattività del sistema.

Il mercato è ormai dominato dalle guarnizioni clip.

Tempco manutenzione scambiatori a piastre sostituzione guarnizioni

È fondamentale eseguire ispezioni regolari per rilevare eventuali segni di usura o danni alle guarnizioni, come crepe, rigonfiamenti o perdita di elasticità. Una guarnizione compromessa può portare a perdite di fluido, contaminazione e inefficienza del trasferimento di calore.

In conclusione, la manutenzione preventiva e la sostituzione tempestiva delle guarnizioni negli scambiatori di calore a piastre sono essenziali per mantenere le prestazioni ottimali e prolungare la vita utile del sistema. Investire tempo e risorse nella manutenzione regolare non solo previene costosi guasti, ma assicura anche un funzionamento efficiente e sicuro delle operazioni industriali.

Free cooling adiabatico per energy saving in impianto chimico

Presso un importante Gruppo chimico, in Tempco abbiamo recentemente ultimato la fornitura di un sistema di raffreddamento in free cooling adiabatico che serve le linee di produzione di prodotti base per l’industria cosmetica.

Il cliente ha un impianto asservito da gruppi frigoriferi, e nell’ambito di nuovi investimenti ha valutato di integrare il sistema con un impianto di free cooling adiabatico allo scopo di risparmiare energia e ottimizzare la produzione. Tempco ha quindi fornito lo studio iniziale per la valutazione dell’impatto e dei vantaggi che il raffreddamento in free cooling avrebbe potuto garantire al cliente in termini di maggiore efficienza e risparmio energetico.

Tempco free cooling adiabatico raffreddamento impianto chimico

Una volta approvato l’investimento, completo del calcolo del relativo pay back, abbiamo fornito un dry cooler abbinato al sistema di controllo e di pompaggio dell’impianto, in modo da integrare il tutto al sistema di refrigerazione esistente. La soluzione impiega ovviamente ventilatori controllati mediante inverter, che garantiscono la regolazione della velocità e del consumo energetico connesso in base alle effettive esigenze di processo.

Da ultimo abbiamo fornito una serie di scambiatori a fascio tubiero per la regolazione della temperatura dell’olio diatermico, che avviene proprio grazie al sistema di free cooling.

Tempco free cooling adiabatico impianto chimico cosmetica

Tempco free cooling adiabatico impianto chimico

Tempco free cooling adiabatico impianto chimico energy saving

Scambiatori free flow nel recupero di energia nell’industria tessile

Gli scambiatori di calore possono trovare interessanti impieghi in un campo particolare che è quello del recupero energetico. E in particolare il recupero energetico nel settore tessile. Parliamo quindi nello specifico degli scambiatori a piastre free flow, di cui abbiamo avuto già modo di parlare in precedenza.

Si tratta di speciali scambiatori di calore a piastre con canali di passaggio molto ampi e senza punti di contatto tra le piastre, ragion per cui vengono chiamati appunto free flow, a flusso libero.

Infatti, come si può vedere dalle immagini nel video sotto, il canale tra le pisatre è molto ampio e senza punti di contatto tra le esse. Ciò comporta chiaramente un effetto negativo in termini di efficienza di trasferimento termico, perché avendo questi ampi canali di passaggio si abbassano i coefficienti di efficienza di scambio termico. Ma di contro, offrono grandi vantaggi quando si lavora con fluidi sporchi o contenenti particelle solide in sospensione.

È il tipico caso del raffreddamento o del recupero energetico di fluidi provenienti da processi industriali in settori come quello della carta o tessile. Un’interessante applicazione di questi scambiatori di calore a piastre è quindi proprio nel settore della produzione tessile, dove è possibile recuperare energia dall’acqua calda proveniente dalle vasche di tintura dei tessuti finalizzata al preriscaldamento dell’acqua di riempimento delle vasche stesse. È infatti possibile riutilizzare l’energia termica contenuta nell’acqua calda di scarto proveniente dal processo di tintura immettendola nello scambiatore free flow, utilizzandola per riscaldare l’acqua che verrà utilizzata per i nuovi bagni di tintura.

Si tratta davvero di un’applicazione pesante, in cui non è possibile utilizzare uno scambiatore di calore a piastre tradizionale; questa applicazione può essere ottenuta con scambiatori di calore con un’efficienza di trasferimento inferiore ma che offrono una facile manutenzione e che non si intasano. Gli scambiatori di calore a piastre Free Flow vengono pertanto impiegati in sostituzione di quei tipi di scambiatori che sono divenuti obsoleti, con una bassa efficienza di trasferimento termico.

Termoregolazione a olio diatermico nella cosmetica con assistenza all’avviamento

Per un cliente che opera nel settore della cosmetica, abbiamo completato la fornitura di una centralina di termoregolazione asservita a un preparatore per basi cosmetiche. La centralina impiega olio diatermico a 180° C con sezione di raffreddamento, e ha una sonda esterna per il controllo della temperatura nella macchina del cliente, oltre a termostato limite interno per garantire la protezione dell’impianto da sovratemperature.

La centralina è completa di tubazioni flessibili per collegamento all’utenza, ed è dotata di quadro elettrico con interfaccia che consente di poter essere comandata e monitorata dal macchinario.

Con la fornitura della centralina, Tempco ha offerto anche l’assistenza all’avviamento dell’impianto, tipo di servizio che molto spesso i clienti richiedono. Nello specifico, il cliente ha chiesto il nostro supporto nelle fasi di primo avviamento e di riempimento dell’impianto. Si tratta infatti di una fase estremamente delicata e importantissima nelle centraline di termoregolazione a olio diatermico, come abbiamo già più volte sottolineato in occasione di altri articoli dedicati all’argomento, per essere sicuri di rimuovere tutta l’aria presente nel circuito, assicurarsi che non vi siano perdite e mandare lentamente in temperatura l’impianto onde evitare shock termici.

Tempco centralina settore cosmetica

Free cooling, in cosa consiste e quando conviene in termini di ROI

Si parla molto di free cooling, a diversi livelli, ed è un’applicazione veramente interessante. Abbiamo a che fare con il free cooling quando disponiamo di un sistema di raffreddamento a basso consumo energetico.

Ma di fatto, quando è possibile installare un sistema di free cooling? Spesso ci sono industrie di processo che richiedono attività di raffreddamento all’interno del loro processo produttivo con temperature dell’acqua di raffreddamento piuttosto basse. Diciamo 10-15 o anche 20° C. Sono requisiti che una torre evaporativa non può soddisfare durante la stagione calda, e nemmeno un sistema con radiatore, che sfrutta la dissipazione del calore mediante l’aria.
E’ pertanto necessario utilizzare dei gruppi frigoriferi.

Ma ci sono condizioni ambientali, durante la stagione fredda, o anche durante le ore più fresche della giornata, in cui un gruppo frigorifero è sostanzialmente uno spreco, perché potendo sfruttare le condizioni ambientali favorevolmente fredde in questi frangenti, potrebbe bastare un dry cooler, cioè un dissipatore. Che tipo di vantaggi porta un sistema di free cooling?

A livello di costi si tratta chiaramente di qualcosa in più che dobbiamo implementare all’interno dell’impianto di refrigerazione. Sostanzialmente, si deve accompagnare un refrigeratore con un sistema di freecooling, un oggetto che durante la stagione estiva probabilmente non servirà. Ma durante la stagione invernale, consentirà di spegnere i chiller. Questo di fatto comporta un importante risparmio energetico.

Facendo un bilancio grossolano, con un gruppo frigorifero con COP 3 (Coefficiente di Prestazione) per ottenere una dissipazione di 90 kW termici abbiamo un consumo di energia elettrica di 30 kW, più o meno. Di questi 30 kW, 24-25 kW vengono generalmente consumati dai compressori di refrigerazione necessari per raffreddare l’acqua. Utilizzando un sistema di free cooling, questi 24-25 kW svaniranno perché rimarranno solamente i kW impiegati per la ventilazione, chiaramente, e i kW dedicati alla pompa di circolazione dell’acqua. È quindi chiaro che avremo un notevole risparmio energetico dissipando la stessa quantità di energia termica.

Adesso possiamo anche fare un paio di valutazioni per capire quale potrebbe essere il ritorno dell’investimento di un impianto di free cooling. Diciamo che ci sono moltissime applicazioni in cui il free cooling è sicuramente un’ottima soluzione. Dipende chiaramente dalla latitudine: più l’impianto è installato in una regione fredda o che ha una stagione fredda più lunga, più sarà facile avere un ROI più breve della soluzione free cooling.

Tecnologie per idrogeno, sinergie di filiera con Microchannel Devices negli Stati Uniti

Tempco è entusiasta di annunciare che il nostro partner per gli scambiatori a circuito stampato PCHE Microchannel Devices ha partecipato al prestigioso evento Hydrogen Technology Expo North America, tenutosi a Houston, in Texas, dal 26 al 27 giugno scorsi. Questo evento rappresenta una pietra miliare significativa anche per noi di Tempco, e siamo orgogliosi che MCD si unisca a H2 TECHNOLOGY Consortium, associazione che mira a fare da ponte di collegamento tra imprese aiutando le aziende italiane specializzate nelle tecnologie dell’idrogeno a sviluppare il proprio business a livello globale, accedendo alla filiera dell’industria dell’idrogeno nel mercato nordamericano.

Tempco Micro Channel Devices Hydrogen Technology Expo HoustonLa nostra collaborazione con Microchannel Devices mira a presentare soluzioni innovative e promuovere i progressi nella tecnologia dell’idrogeno. Gli scambiatori PCHE – scambiatori a circuito stampato, sono infatti un componente chiave per favorire la diffusione delle tecnologie dell’idrogeno, essendo in grado di sostenere livelli estremi di pressione di lavoro richiesti dal processo di compressione dell’idrogeno grazie allo speciale processo costruttivo con cui vengono realizzati, chiamato diffusion bonding.

Microchannel Devices Tempco Hydrogen Expo Texas Vaiarelli Actis

In foto, Alessandro Vaiarelli, amministratore delegato di MCD, e Carlo Actis, direttore generale dell’azienda, presso lo stand del H2 TECHNOLOGY Consortium all’Hydrogen Techology Expo in Texas.

Riteniamo che la partecipazione a questo evento in Nord America del nostro partner MCD sarà una fantastica opportunità per entrare in contatto con i leader del settore in rapida crescita dell’idrogeno, condividere conoscenze ed esplorare le ultime tendenze del settore.

Tempco MicroChannel Devices Alessandro Vaiarelli Hydrogen Expo

Alessandro Vaiarelli, CEO di Microchannel Devices, allo stand dello H2 TECHNOLOGY Consortium all’Hydrogen Technology Expo

Restate sintonizzati con noi per i futuri aggiornamenti mentre ci imbarchiamo in questo entusiasmante viaggio. Non vediamo l’ora di dare il nostro attivo contributo e di promuovere insieme il progresso per un futuro più sostenibile.