I 5 punti da rispettare all’avviamento di una centralina di termoregolazione TREG HCE/HCST O/OH per olio diatermico

Il processo di avviamento di una Centralina di termoregolazione a olio diatermico è una fase determinante per il corretto funzionamento dell’impianto e per la sicurezza di tutti i componenti. Ecco i cinque passaggi da rispettare nell’ordine al corretto avviamento dell’impianto a olio diatermico:

1. Controllare i dispositivi di sicurezza e gli strumenti di controllo: per una corretta installazione e funzionamento, verificare con attenzione i range di lavoro ed i settaggi degli strumenti, assicurandosi del corretto funzionamento, azionandoli manualmente.

2. Verificare l’assenza di perdite.

3. Eliminare tracce di umidità dall’impianto, usando aria compressa essicata o altri fluidi simili.

4. Riempire il circuito con l’olio diatermico.
Riempire l’impianto con l’olio diatermico, controllando che tutte le valvole e gli sfiati verso il vaso di espansione e verso l’atmosfera siano aperti, in modo da rimuovere completamente l’aria presente nelle tubazioni. Riempire il vaso di espansione al minimo livello. Dove necessario (impianti in ambienti freddi), assicurarsi che i sistemi di tracciamento siano in funzione.
Aprire tutte le valvole manuali ed accendere la pompa di circolazione, verificando che lavori alle condizioni corrette. Osservare il livello dell’olio nel vaso di espansione, rabboccando quando necessario, finchè l’impianto non sia completamente pieno. Il vaso di espansione, quando l’impianto è in funzione ed in temperatura deve essere pieno al 70/75% massimo)
Per i nuovi impianti si suggerisce di far circolare l’olio per almeno 4 ore, per eliminare completamente eventuali sacche di aria presenti nelle tubazioni assicurandosi che l’impianto sia completamente pieno. Prima di attivare le resistenze di riscaldamento, assicurarsi che l’olio circoli liberamente in tutto il circuito dell’impianto.

5. Accendere le resistenze di riscaldamento. Portare l’impianto in temperatura molto lentamente, con una rampa di 35°C ogni ora. Questa modalità previene shock termici a resistenze, tubazioni e componenti vari dell’impianto. Permette inoltre agli operatori di verificare il corretto funzionamento dei componenti e degli strumenti di controllo. Un gradiente di salita della temperatura lento, consente l’eliminazione della eventuale umidità ancora presente nell’impianto, dal vaso di espansione sotto forma di vapore. Mantenere la temperatura a 100°C finchè non si rilevino più segnali di presenza di umidità (pulsazioni nelle tubazioni, cavitazione della pompa, umidità dagli sfiati ecc…).