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Che vantaggi offre lo scambiatore a piastre

Argomento spesso dibattuto, già più volte accennato, vediamo di raccogliere velocemente i punti salienti…

Design compatto
Lo scambiatore di calore a piastre è il più compatto e leggero attualmente sul mercato, perchè:

  • hanno solitamente un coefficiente di scambio termico tre volte più alto di uno scambiatore a fascio tubiero;
  • in ogni caso quando le perdite di carico lo permettono il valore del coefficiente di scambio è il più alto
  • la superficie di scambio richiesta è quindi da 1/3 a 1/5 più piccola di quella di uno scambiatore a fascio tubiero tradizionale;
  • il particolare disegno costruttivo delle piastre corrugate, consente di utilizzare spessori molto ridotti (0,4…0,8 mmm);
  • non si adottano sovraspessori di corrosione, si adotta il materiale resistente alla corrosione;
  • non sono necessari spazi contigui per la manutenzione.

Scambiatore a piastre

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Il collegamento alla torre di raffreddamento

Il problema

Nel circuito idraulico di un impianto di raffreddamento con una torre di raffreddamento, la tubazione dell’acqua è collegata alla linea di alimentazione mediante un tronco orizzontale che corre all’altezza degli ugelli, preceduto da un altro tronco di tubazione in in risalita rispetto al pelo dell’acqua nel bacino di raccolta della torre stessa, come rappresentato nella figura B (in questo caso si è rappresentata l’utenza con uno scambiatore, ma potrebbe essere una utenza qualsiasi).

collegamento-torre-di-raffreddamento

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La scelta dello scambiatore a piastre

La selezione della tipologia di uno scambiatore per una determinata applicazione dipende da diversi fattori, gli aspetti più importanti da considerare nella scelta sono le proprietà del fluido, le limitazioni di temperatura e pressione, le possibili esigenze future di ampliamento, la manutenzione necessaria e non ultimo il prezzo.

Analizzate i seguenti elementi prima di effettuare la vostra scelta:

  • materiali di costruzione
  • condizioni di lavoro (volume di fluido, temperatura operativa, perdite di carico previste)
  • fattori di sporcamento
  • esigenze di manutenzione
  • future necessità di ampliamento

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Free cooling intelligente

Negli ultimi anni, il sempre maggior impiego di acqua fredda per il raffreddamento dei processi industriali, unità alla minore disponibilità di acqua da pozzi, ha creato una crescente richiesta di sistemi in grado di raffreddare l’acqua circolante in circuito chiuso (senza consumo di acqua appunto).
La maggior parte dei sistemi di raffreddamento prevedono infatti un circuito idraulico chiuso, dove l’utenza riscalda l’acqua, ed il sistema di raffreddamento provvede allo smaltimento del calore, quindi a fornire nuovamente la stessa acqua, ma fredda all’utenza.

T FIN TCFC free cooler su processo industriale

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Vantaggi nell’utilizzo di scambiatori di calore saldobrasati

Perché utilizzare gli scambiatori di calore a piastre saldobrasati?
I motivi sono molti, e dipendono dall’applicazione e dall’installazione.
Molti produttori di macchinari (OEM) utilizzano gli scambiatori di calore TPLATE B TCB , nei refrigeratori o come scambiatori di raffreddamento in centraline di termoregolazione, gli installatori ne hanno generalizzato l’impiego su impianti residenziali, commerciali ed industriali. Si utilizzano in modo diffuso nel raffreddamento di fluidi lubrificanti sugli impianti oleodinamici o di lubrificazione, sia nelle centraline di comando oleodinamiche, che nei grandi impianti ad azionamento idraulico.

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Free cooler e dissipatori di emergenza

I free cooler sono macchine abbastanza semplici, in pratica si tratta di radiatori abbinati a ventilatori, per poter raffreddare l’acqua o la soluzione glicolata (antigelo) con uno scambio indiretto, tramite l’aria ambiente.

Pur trattandosi di macchine semplici, possono nascondere alcune particolarità costruttive che a mio avviso meritano di essere evidenziate.

TCFC TFIN free cooler radiatori dissipatori

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Partenza a caldo “Hot start”

Fa freddo, è inverno quindi è naturale. Le apparecchiature però devono partire ugualmente e funzionare altrettanto bene. Sembra banale per delle macchine che devono magari produrre freddo, ma non è proprio così.

Nelle autovetture ad esempio si utilizza magari del carburante addittivato di speciali fluidi che prevengono la condensazione della paraffina (parlo di motori a gasolio), allo scopo di evitare problemi di funzionamento.

Nei gruppi frigoriferi, c’è una nota in tutti i libri istruzione molto importante, devono sempre rimanere sotto tensione.

Freddo chiller e partenza a caldo

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Scambiatori di calore a piastre e relativa struttura

Informazioni generali
Gli scambiatori a piastre sono tutti progettati su misura per rispondere alle esigenze individuali; il tipo di unità e il numero di piastre sono determinati dalle specifiche richieste del cliente.
Costruire uno scambiatore è di per sé qualcosa di piuttosto semplice.
Le piastre sono assemblate in un pacco e poi fissate ad un telaio, così da creare uno spazio tra due piastre in cui il fluido scorrerà in direzioni alterne.
Ai lati del pacco piastre si trovano una testata fissa e una mobile che vengono mantenute ad una distanza predeterminata per mezzo di tasselli di fissaggio collocati ad un’estremità. Sul lato superiore le piastre vengono infilate su un’asta cilindrica, mentre nella parte inferiore poggiano su una barra di sostegno. Spesso questi supporti sono a loro volta retti da colonne metalliche poste alle due estremità.

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