Interessante articolo pescato da un amico sul web, che prontamente me lo ha segnalato.
Applicazione di impianto ORC su autovetture
interessante vero?
cosa ne pensate…
Interessante articolo pescato da un amico sul web, che prontamente me lo ha segnalato.
Applicazione di impianto ORC su autovetture
interessante vero?
cosa ne pensate…
Bella domanda…
lo scambiatore di calore a piastre è intasato?
Non rende, non scambia, le temperature non sono più quelle di progetto, sembra non passi acqua…
tutte affermazioni che preludono ad una prossima manutenzione dello scambiatore.
Ma come fare a sapere quanto è intasato…come valutare se è il caso di intervenire drasticamente con uno smontaggio ed una rigenerazione, oppure potrebbe bastare un più semplice CIP (cleaning in place).
Il solare termico a concentrazione è una tecnologia che sfrutta un concentratore, o collettore solare, un dispositivo che provvede a raccogliere la radiazione solare da grandi spazi tramite pannelli riflettenti dalla studiata conformazione, che convogliano la radiazione sulla ristretta superficie di un tubo ricevitore, o assorbitore, all’interno del quale scorre un liquido, un fluido termovettore che accumula calore da convertire generalmente in energia elettrica, attraverso cicli termodinamici acqua-vapore.
Tempco è stata recentemente coinvolta nello studio di un tale innovativo impianto legato alle energie rinnovabili, nello specifico un progetto per un concentratore solare parabolico assiale nato dall’iniziativa di un gruppo di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche e guidato dall’ing. Marco Sotte, che al tempo svolgeva un dottorato presso l’ateneo. Dopo la realizzazione di un primo prototipo, l’Univpm.01, è nata subito l’esigenza di misurare l’efficienza del sistema, e quindi di costruire un banco di prova dotato di un adeguato scambiatore di calore, che consentisse di accertare la conformità dell’impianto alle principali normative vigenti sul tema (Ashrae St. 93/2010 e UNI EN 12975).
Il recupero di calore di un motore viene realizzato riutilizzando l’energia termica solitamente dissipata dai radiatori. Questo processo, oggi sempre più comune, migliora l’efficienza totale dell’impianto e il “payback” sugli investimenti. I nuovi impianti progettati per questo scopo, sono comunemente chiamati impianti di cogenerazione.
Ogni tanto, quando ho tempo, mi piace andare a vedere cosa stia facendo il nostro piccolo impiantino fotovoltaico:
Anche noi nel nostro piccolo continuiamo a muoverci nella direzione corretta…
Non ci piace vivere alle spalle di qualcuno, preferiamo intraprendere ed innovare sempre e costantemente.
Già in precedenza da queste pagine ho parlato della termoregolazione in ambito farmaceutico.
Nello specifico, in un paio di occasioni ho approfondito qualche tema legato a queste apparecchiature.
Si tratta di applicazioni molto sofisticate, che richiedono una attenta progettazione.
Molto spesso progettando un impianto di termoregolazione, di raffreddamento o semplicemente uno scambiatore di calore, mi soffermo a pensare al servizio che dovrà sostenere e dovrà rendere al futuro cliente.
Nelle mie interviste ai tecnici che mi sottopongono i loro problemi impiantistici, la domanda che è sempre presente è inerente a quale servizio deve compiere l’impianto o l’apparecchiatura che offrirò.
Ogni tanto qualcuno mi chiede il perchè di questa domanda…già perchè?
sono una persona curiosa?
voglio sapere se per caso abbiamo già fatto qualche cosa di simile?
senza dubbio risponderei sì ad entrambe le domande, ma la verità sostanziale è diversa.
Tornati tutti dalle VACANZE? mi sembra proprio di sì!
Quest’anno me la sono presa un po’ comoda…ho aspettato un po’ di tempo prima di riprendere a scrivere.
Con che argomento riprendo? parliamo di scambiatori a piastre.
Ne ho parlato tantissime volte da queste pagine, ora vorrei orientarmi su applicazioni specifiche, entrando magari più nel dettaglio di soluzioni che adottiamo nei vari processi produttivi.
L’impiego di inverter e sistemi e comandi a controllo elettronico nelle macchine termiche industriali consente oggi grandi risparmi nei consumi. Sistemi di ricircolo dei fluidi e dell’aria, che sfruttano pompe e ventilatori, si trovano infatti in diverse applicazioni di gestione del calore nei più diversi impianti produttivi, per la termoregolazione dei macchinari e delle materie di lavorazione durante la produzione, per il raffreddamento e il riscaldamento di olio idraulico, fluidi di lavoro e sale compressori d’aria, e per il recupero di calore di scarto da processi industriali.
Tempco per rispondere alla crescente domanda di soluzioni sostenibili per la gestione del calore industriale, in grado di coniugare efficienza di processo, risparmio energetico e attenzione all’ambiente, offre spesso una doppia versione di ogni suo progetto di macchina termica: una versione standard che fa uso di componenti base, e una con un tipo di progettazione pensata per il risparmio energetico, che implementa accorgimenti e componenti in grado di ridurre notevolmente i consumi, adattando il funzionamento del sistema alle reali esigenze produttive dell’impianto industriale.
Non sempre infatti un impianto di produzione lavora al 100% delle proprie possibilità, e di conseguenza le macchine termiche, Torri evaporative di raffreddamento, scambiatori di calore, chiller e centraline di termoregolazione, non sempre devono lavorare ai massimi livelli di prestazione in base ai quali sono state ingegnerizzate e costruite. L’impiego di motori EC a controllo elettronico e di inverter consente allora di modulare nella maniera più idonea la velocità e la potenza dei motori, adattando le prestazioni di apparecchi con parti rotanti, quali ventilatori e pompe idrauliche, all’effettivo carico di lavoro richiesto, limitando l’apporto energetico allo stretto necessario senza inutili sprechi. Anche il mercato dei macchinari di gestione del calore industriale si sta pertanto spostando sempre più verso le soluzioni green ed environmentally friendly, all’insegna del rispetto dell’ambiente ma anche per una importante riduzione dei costi energetici di produzione, ottimizzazione delle risorse e risparmio nei costi industriali.
Per macchine termiche che lavorano con sistemi di pompaggio per fluidi ad alte temperature, e per portate non eccessive, pompe a trascinamento magnetico sono ad esempio un tipo di applicazione ideale, nelle quali l’accoppiamento indiretto tra l’asse motore e la pompa avviene per il tramite di un campo magnetico. L’assenza di contatto diretto esclude il ricorso a sistemi di tenuta meccanica e guarnizioni, in quanto la parte idraulica è del tutto isolata dalla meccanica di azionamento, e questo scongiura il pericolo di perdite con fluidi di lavoro in condizioni di alte temperature e pressioni. Grazie a sensori e pannelli PID a controllo elettronico, sistemi di pompaggio di questo genere abbinati a motori EC ed inverter consentono di adeguare il funzionamento del motore e delle pompe in base alla richiesta reale dell’impianto.
Motori EC a controllo elettronico, inverter e pannelli PID di regolazione della potenza di sistemi di pompaggio e ventilazione, con funzionamento adattato su set di valori impostabili a seconda delle esigenze, possono pertanto essere un’ideale soluzione per il risparmio energetico in macchinari per il raffreddamento/riscaldamento e la termoregolazione in diversi settori industriali: sistemi di raffreddamento dell’olio idraulico nell’industria siderurgica e lavorazione dei metalli, centraline di termoregolazione in impianti chimico-farmaceutici, per le materie plastiche o nell’industria alimentare, o sistemi di raffreddamento in sale compressori, per applicazioni e strumenti che impiegano componentistica e attuatori ad aria compressa. E le applicazioni di sistemi di controllo elettronico della potenza in macchinari per la gestione del calore sono infinite, versatili e flessibili per portare i vantaggi del risparmio energetico e ottimizzando l’impiego delle risorse in ogni possibile settore produttivo industriale.