Centraline con riscaldamento a olio diatermico

Più che per le altre tipologie, la progettazione di una centralina di termoregolazione a olio diatermico richiede una serie di precauzioni e attenzioni. Ciò al fine di garantire un funzionamento sicuro e una resa ottimale del sistema, e per effettuare una scelta adeguata e ottimale dei componenti. Questo genere di centraline opera generalmente a pressione atmosferica, con sistemi a vaso di espansione aperto. Negli impianti di grande potenza, non è raro trovare soluzioni con vaso di espansione chiuso pressurizzato. Le centraline a vaso aperto sono impiegate nella stragrande maggioranza dei casi, distinte a loro volta in due tipologie termodinamiche, una con olio diatermico compreso tra 180 e 200°, un’altra fra 200 e 350°.

SCELTA DELLE RESISTENZE ELETTRICHE

A condizioni di alta temperatura, poco incide a livelli di costo e selezione dei componenti la voce resistenze elettriche. E’ però importante che queste abbiano carichi specifici bassi per non deteriorare l’olio diatermico, ed è opportuna la presenza di un tronchetto inerte, per non trasmettere calore alla scatola delle connessioni elettriche.
Indispensabile anche un termostato di sicurezza di alta temperatura.

SCELTA DELLE VALVOLE

Meglio optare per valvole con soffietto di tenuta, che possano minimizzare i rischi di perdite accidentali. In condizioni di lavoro a temperature superiori, che rendono piuttosto impegnativa una centralina, è invece opportuno scegliere con attenzione quali pompe di circolazione e scambiatori sono più indicati e performanti.

SCELTA DELLE POMPE DI CIRCOLAZIONE

Per piccole e medie portate con olio diatermico oltre i 200°, è conveniente scegliere pompe a trascinamento magnetico, che evitano di preoccuparsi della tenuta meccanica. Per portate elevate occorre invece fare ricorso a pompe speciali flussate con tenute meccaniche resistenti alle alte temperature.

SCELTA DEGLI SCAMBIATORI

Per un impiego ad alte temperature, scambiatori saldobrasati nickel sono la scelta ottimale. Per le connessioni è sicuramente meglio evitare raccordi filettati: le dilatazioni termiche portano a sicure perdite di olio. E’ quindi preferibile ricorrere esclusivamente a saldature o flangiature, e guarnizioni in grafite rinforzata o spirometalliche.

 

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