Per la serie, meglio una immagine di mille parole, abbiamo dato vita da qualche tempo ad un canale video su YouTube, dove stiamo raccogliendo una serie di video esplicativi delle nostre apparecchiature:
Per la serie, meglio una immagine di mille parole, abbiamo dato vita da qualche tempo ad un canale video su YouTube, dove stiamo raccogliendo una serie di video esplicativi delle nostre apparecchiature:
Siamo quasi arrivati alla fine di febbraio, a breve inizierà la primavera, con un innalzamento delle temperature.
Avete già controllato i vostri impianti di raffreddamento?
Tra qualche settimana, dovranno iniziare a dare il massimo delle performance.
Quale è l’energia effettivamente risparmiata?
mi pongo spesso questa domanda, quando vedo determinate pubblicità, che mi lasciano perplesso…
A mio parere l’energia effettivamente risparmiata è quella che non viene prodotta, banale? forse, ma non scontato!
Moltissimi processi industriali, necessitano di termoregolazioni, come ho più volte asserito da queste pagine. Queste termoregolazioni, prevedono cicli di riscaldamento, che solitamente vengono realizzati mediante resistenze elettriche.
Resistenze elettriche che ovviamente consumano energia, in base alla loro potenza.
Applicazioni in criogenia
I normali scambiatori per questo tipo di utilizzo, sono di tipo plate-fin o in alluminio saldobrasato con struttura a nido d’ape. Gli scambiatori a piastre solitamente non possono essere considerati adattabili per applicazioni in criogenia, ma in alcune particolari applicazioni è possibile utilizzare speciali scambiatori a piastre che abbiamo sviluppato in modo specifico per le bassissime temperature (T CRIO).
Qualche giorno fa ho inserito un articolo sull’applicazione di scambiatori a piastre sulle navi.
Nello specifico ho parlato degli scambiatori principali, ovvero quelli che in gergo vengono chiamati come “central cooling”, che forniscono il raffreddamento principale per i motori e per tutti i servizi ausiliari presenti a bordo.
Esistono poi tutta una serie di applicazioni che necessitano di raffreddamento e che beneficiano dei vantaggi apportati dalla compattezza degli scambiatori di calore a piastre.
Si tratta di argomento sempre più delicato, ne abbiamo parlato a più riprese, nell’ambito dei problemi di legionella.
La norma UNI 8884-1988 nella quale sono analizzati i diversi possibili impianti e vengono riportate le caratteristiche limiti dell’acqua di alimento e di ricircolo, ne parla in modo esaustivo.
Sulle navi sia da crociera che cargo, lo spazio è un bene prezioso.
Infatti per ovvi motivi, lo spazio è sempre tiranno, quindi quanto più se ne può risparmiare meglio è.
Questo assioma, rimane valido anche per la sala macchine delle navi…avete mai provato a fare un giro in una di queste?
Dipende molto da chi e come l’ha progettata, ma in ogni caso vi renderete rapidamente conto che lo spazio è veramente un bene prezioso e raro.
Liquidi sporcanti
Sono pochi gli scambiatori di calore che utilizzano liquidi perfettamente puliti, bisogna sempre prevedere la possibilità di sporcamento delle superfici di scambio. I macchinari che utilizzano liquidi sporchi presenteranno seri problemi, se nel progetto non viene preso in considerazione un adeguato fattore di sporcamento (Fouling Factor).
In genere, gli scambiatori più adatti per queste applicazioni sono il PHE o il SHE, in particolare il secondo se i solidi sospesi sono di natura fibrosa.
Online da oggi la nuova versione dell’utility iTempco per iPhone.
Nuovo supporto per grafica retina display, nuove funzioni per il calcolo del rumore.
Da poco abbiamo messo in funzione il nostro piccolo fotovoltaico…nel frattempo abbiamo fatto qualche bilancio relativo alle politiche ambientali intraprese nell’anno 2010, senza fare troppo chiasso.
A seguito di una serie di scelte, basate su
Abbiamo diminuito il consumo di carta del 75%.
…onestamente non mi pare un cattivo risultato.