Rigenerazione scambiatori di calore passo per passo

In questo periodo dell’anno riceviamo moltissime richieste di intervento e manutenzione per la rigenerazione e il revamping di scambiatori di calore a piastre. Il vantaggio che in particolare offrono gli scambiatori a piastre ispezionatili è la possibilità di aprirli per poter procedere al lavaggio completo e al controllo di tutti i componenti, oltreché a possibili ampliamenti.

Vediamo allora di ripercorrere passo passo tutte le operazioni che solitamente seguiamo in un intervento di rigenerazione degli scambiatori, che ha lo scopo di riportare a nuovo lo scambiatore ripristinandone l’efficienza e le performance termiche iniziali.

Spesso gli scambiatori quando ci arrivano per gli interventi di revamping si trovano in condizioni disastrose, venendo da anni di funzionamento. Lo scambiatore viene quindi innanzitutto aperto, per controllare lo stato di usura dei tiranti, dei port lining e delle guarnizioni. Quando facciamo interventi di rigenerazione completa degli scambiatori, solitamente suggeriamo di sostituire completamente le guarnizioni con un kit di guarnizioni nuove, anche se l’operazione è costosa e invasiva, ma conviene farlo nel momento in cui si procede al lavaggio delle piastre.

Altra operazione che solitamente facciamo, una volta che le piastre sono state lavate e pulite, è quindi il controllo con liquidi penetranti sul 100% delle piastre, che serve ad assicurare che non vi siano micro-forature o cricche nelle piastre. Queste potrebbero essere dovute a fenomeni di corrosione, rivelando un problema grave di incompatibilità con i fluidi, o di erosione o magari dovute a uno scorretto serraggio da parte del cliente. Andare a cercare una perdita o una miscelazione una volta che lo scambiatore sia stato richiuso diventa infatti complicato.

 

Quindi, lavaggio delle piastre, controllo con liquidi penetranti ed eventuale scarto delle piastre danneggiate. Questa operazione permette anche di capire se ci sono delle problematiche di compatibilità dei fluidi che circolano nello scambiatore con i materiali delle piastre.

Si procede quindi alla ri-guarnitura dello scambiatore, mettendo le guarnizioni nuove, e si sostituiscono gli eventuali port lining danneggiati, nel caso di scambiatori flangiati, o dei bocchelli filettati danneggiati. Lo scambiatore viene quindi richiuso, con l’accortezza di sostituire i tiranti o almeno di pulire quelli esistenti. Si rimette quindi lo scambiatore in quota di serraggio corretta e si fa il test in pressione, per garantire che i due circuiti siano correttamente a tenuta e che non vi siano perdite nello scambiatore.

A test effettuato, lo scambiatore è pronto per essere riconsegnato al cliente. Una nuova etichetta viene quindi apposta, riportante la data della revisione e i codici identificativi delle varie operazioni effettuate.

Un’altra operazione che solitamente facciamo è anche quella di chiedere al cliente se abbia necessità di adeguare le prestazioni dello scambiatore alle eventuali nuove esigenze del suo impianto. In tal caso è infatti anche possibile intervenire con degli ampliamenti dello scambiatore o con delle modifiche al design delle piastre, dando di fatto nuova vita allo scambiatore di calore.

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