Come calcolare la potenza da dissipare negli impianti di ossidazione anodica

Come annunciato nel precedente video dedicato ai materiali negli scambiatori di calore impiegati in ossidazione anodica, parliamo oggi di come calcolare la potenza termica negli impianti di ossidazione anodica.

Determinare la potenza termica è qui fondamentale sia per dimensionare gli scambiatori di calore, sia per gli eventuali chiller e sistemi di raffreddamento che provvedono al raffreddamento o termostatazione delle vasche di ossidazione anodica.

Come già detto, l’ossidazione anodica è un fenomeno elettro-galvanico, che comporta il passaggio di una corrente elettrica determinata da una tensione all’interno del bagno di galvanizzazione. Determinare la potenza in quantità di kW da dissipare è pertanto semplice, in quanto è direttamente proporzionale alla corrente che viene impiegata per ottenere l’ossidazione anodica e la tensione con cui viene applicata.

Il livello delle temperature coinvolto varia invece a seconda del tipo di ossidazione anodica. Per impianti di ossidazione anodica dura, le temperature richieste sono piuttosto basse, comprese tra 10° C e 15° C. Per ossidazione anodica tradizionale invece è necessario mantenere il bagno galvanico a temperature comprese tra i 20° C e i 25° C.

Per un raffreddamento a queste temperature, a meno che si disponga di acqua a perdere, ovvero acqua di pozzo in grandi quantità a temperature di 10-12° C, la soluzione è una sola. Bisogna infatti fare ricorso a chiller e gruppi frigoriferi, anche perché sul circuito secondario dello scambiatore occorre acqua alla temperatura di 10-15° C, a seconda del tipo di ossidazione anodica.

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