Cosa rende efficace un piano di IT disaster recovery

Ospitiamo oggi con piacere un contributo dell’americana TRG Datacenters, o meglio Un-datacenter come l’azienda da quest’anno ha ripensato il proprio brand per sottolineare il proprio approccio innovativo e customer-centric alla gestione dei data center.
Il settore data center è molto presente nelle attività di Tempco, in particolare con gli scambiatori a immersione TCOIL nelle applicazioni di raffreddamento delle apparecchiature IT, pure cruciali per garantire la continuità operativa dell’infrastruttura di calcolo e storage dati.

Parliamo quindi di come avere un piano di IT distaster recovery efficace e sempre operativo, con pochi ma chiari suggerimenti di TRG Datacenters.

Un piano di IT disaster recovery è vitale per qualsiasi attività. Quando si parla di gravi problemi a livello IT, la lentezza nella risposta o una cattiva gestione possono velocemente rivelarsi catastrofiche. Si possono perdere dati, si può avere un danno di reputazione e causare grave malcontento nei clienti. Un efficace piano di IT disaster recovery può invece aiutare le aziende a limitare l’impatto di ogni sorta di problema, guidando i team aziendali a uscire dall’incresciosa situazione.

IT disaster recovery TRG datacenters

 

Procedure di test regolari e processi chiari
Innanzitutto, capita troppo spesso che le imprese abbiano piani di distaster recovery molto ben definiti, ma altrettanto spesso mai testati. E’ facile capire perché, se si pensa ai costi che un processo di test completo può comportare. Ma il testing è essenziale per garantire l’effettiva efficacia di qualsiasi piano di disaster recovery.

La strategia dovrebbe essere testata con regolarità, e nella sua interezza. Questo perché è molto verosimile che ogni singolo aspetto del piano di recovery possa andare diversamente da quanto immaginato sulla carta. La procedura di testing consentirà invece di appianare ogni possibile intoppo, e verificare ogni dettaglio della strategia. In questo modo sarà possibile eliminare ogni stressante sfida contro il tempo in caso si rendesse necessario applicare il piano per un’emergenza concreta.

 

Consapevolezza del fattore umano
E’ piuttosto imbarazzante il fatto che un incredibile 70% del totale fermi dell’IT non sia provocato da problemi all’infrastruttura, ma bensì il risultato di un errore umano.
Gli errori possono essere legati a molti fattori diversi, andando da una mancanza nella formazione a decisioni infelici del management. Non ci sono sistemi infallibili per proteggere i sistemi dall’errore umano, ma esistono tuttavia metodi per minimizzarne i rischi. TRG raccomanda che una preponderante maggioranza (almeno il 70%) di una strategia di disaster recovery sia incentrata sul fattore umano che alimenta il business aziendale. Investire tempo ed energie sull’aspetto umano della strategia consentirà di limitare fortemente i rischi associati.

 

Chiara definizione degli obiettivi
Occorre sapere esattamente in cosa consiste un ‘disaster’ per il proprio business aziendale, prima di poter creare la strategia di disaster recovery ideale. Si decida quindi cosa significhi disastro IT per la propria attività, e il conseguente recupero delle attività, oltre a come sia possibile misurare il successo della strategia.

Un punto di partenza può essere quello di valutare l’uptime operativo che il business aziendale richiede, e cosa di intende esattamente quando si dice che i sistemi stanno funzionando, e infine cosa i team chiamerebbero un successo in termini di un ritorno alla continuità operativa.

 

Gestione giornaliera delle responsabilità operative
La pianificazione di una strategia di disaster recovery non dovrebbe essere qualcosa che viene fatto una volta e presto dimenticato. Affinché la strategia sia veramente efficace, questa va messa in discussione e aggiornata con regolarità.

Una buona idea è quindi integrare il disaster recovery nella gestione giornaliera delle responsabilità operative, assicurandosi che ogni membro del gruppo di lavoro sia coinvolto in ciò che la strategia comporta, e consapevole di come metterla in pratica. Strategie di disaster recovery devono diventare parte integrante delle attività per i team IT, per dispiegare a pieno tutto il loro potenziale.

 

Infine, in sintesi, sono poche le cose che contano per importanza quanto un piano di disaster recovery, in particolare se si considera l’impatto che strategie e procedure inadeguate possono avere sull’organizzazione. Bisogna dedicare del tempo per assicurare che i sistemi siano protetti da un’ampia varietà di rischi possibili. Occorre per questo pensare con attenzione a cosa significa per la propria attività un disaster planning, per essere quindi in grado di prevenire in maniera veramente efficace gli enormi danni portati da una pianificazione insufficiente.

 

 

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