Termoregolazione critica nel settore farmaceutico

Per una nota casa farmaceutica, abbiamo consegnato da poco un set di centraline di termoregolazione per una serie di reattori che svolgono la loro funzione per una produzione strategica. Si tratta di una produzione con fattori di regolazione della temperatura molto critici.

Termoregolazione farmaceutico
La criticità non dipende tanto dai livelli di temperatura, infatti la centralina lavora con un set point variabile da +15 a +75°C.
I fluidi di servizio sono acqua calda proveniente da caldaia e da un chiller già presente in stabilimento per altri utilizzi tecnologici.
La criticità dell’applicazione pharma specifica è dovuta al fatto che tale termoregolazione deve essere mantenuta e garantita in ogni caso. Questa esigenza ha quindi portato a una speciale realizzazione che prevede una doppia pompa in stand-by automatico, per assicurare costanza di regolazione della temperatura in ogni situazione.

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Il sistema prevede poi un termoregolatore che pilota due valvole modulanti, rispettivamente sul freddo e sul caldo, in modo da mantenere sempre la temperatura in un range di +/-1°C rispetto al set-point impostato.
Dopo i collaudi sull’impianto, parte la produzione della serie, che prevede anche una variante con riscaldamento elettrico.