Chiller e service

Con l’arrivo della stagione calda vengono a galla i problemi che sono rimasti “celati” per tutto questo lungo inverno.

La scorsa settimana, il nostro servizio assistenza viene contattato da un cliente, che utilizza dei gruppi frigoriferi per fornire acqua refrigerata ad una serie di centraline oleodinamiche a servizio di presse idrauliche e macchine per lo stampaggio di materie plastiche.

In sostanza, il cliente lamenta un calo di prestazioni durante le ore più calde della giornata, che non aveva notato negli anni passati.

Chiller Corema

La divisione service si attiva immediatamente, predisponendo un intervento di controllo che prevede una serie di verifiche:

  • controllo della pressione di evaporazione
  • controllo della pressione di condensazione
  • verifica della carica di gas frigorigeno
  • ricerca di eventuali perdite
  • pulizia degli eventuali filtri sul circuito acqua
  • verifica delle prestazioni della pompa di ricircolo dell’acqua refrigerata
  • pulizia dello scambiatore di condensazione
  • test delle prestazioni della macchina, confrontate alle prestazioni nominali del compressore alle condizioni di utilizzo.

Controllo di pressione del gas Freon

In pratica una batteria di test per poter verificare se il problema di scarsa resa del refrigeratore sia legato al chiller stesso oppure semplicemente ad un incremento della richiesta termica da parte del processo cui il gruppo frigorifero è asservito.

Solitamente questi controlli si effettuano in una mezza giornata di lavoro e permettono di avere una istantanea del gruppo frigorifero e dell’impianto, consentendo al cliente di ottenere due risultati importantissimi:

  • nel caso fosse un problema del gruppo frigorifero, ottenere lo stesso al massimo dell’efficienza nel giro di una giornata al massimo di lavoro
  • se viceversa si verificasse che si tratta di un incremento di prestazioni richieste da parte del processo, il cliente sarà in grado di valutare immediatamente l’eventuale contromisura per poter affrontare la stagione calda nei tempi corretti, predisponendo l’acquisto di un nuovo chiller o comunque implementando un sistema di raffreddamento più adeguato alle sue esigenze.

Sicuramente il cliente sarà in grado di lavorare al massimo delle capacità produttive, limitando al massimo i tempi morti dovuti a malfunzionamenti dei sistemi di raffreddamento.

Nel caso specifico, si è trattato di una manutenzione di routine, che ha evidenziato un eccessivo sporcamento degli scambiatori di condensazione (si trattava di 4 gruppi frigoriferi COREMA, in uso da 5 anni senza manutenzione).

Il tecnico del service ha operato un lavaggio delle batterie di scambio e delle relative alette, con una idropulitrice a bassa pressione, utilizzando uno specifico fluido detergente. Dopo 4 ore di paziente lavoro, ha verificato pressioni e condizioni di lavoro ripristinando così l’efficienza del sistema di gruppi frigoriferi, che era composto da:

  • n.2 Junior chiller per circa 15000 kcal/h
  • n.1 Pack Chiller da 90000 kcal/h
  • n.1 Junior Chiller serie LX (per bassa temperatura -30°C) da 5000 Kcal/h

Il cliente può ora affrontare la stagione calda in tutta sicurezza.

Dimostrando una buona lungimiranza ed attenzione al valore della propria produzione, il cliente ha sottoscritto un contratto di service programmato, che prevede due uscite di verifica:

  • uscita pre-stagionale ad aprile per la verifica ed il test di messa in servizio del sistema
  • uscita post-stagionale ad ottobre, per la verifica delle condizioni dei chiller dopo la stagione calda e le eventuali operazioni di messa a riposo dei refrigeratori che durante la stagione fredda vengono disattivati per utilizzare i sistemi di free-cooling.

 

Il nostro servizio di assistenza opera praticamente su qualsiasi macchina frigorifera per applicazioni industriali di processo, effettuando manutenzione sui refrigeratori di qualsiasi marca: Corema, Eurochiller, Trane, Delchi, Carrier, Green Box,

Pubblicato in Manutenzione, Refrigeratori

2 commenti su a “Chiller e service

  1. Buongiorno Giuseppe,
    grazie per averci contattati.
    La soluzione prospettata è la più semplice anche se molto onerosa dal punto di vista scambio termico.
    Mi spiego:
    la serpentina inserita nella vasca ha dei coefficienti di scambio molto bassi e vista la potenza termica in gioco (circa 350 KW cn i dati che ha fornito), servono circa 80 m2 di superficie.
    Una soluzione più efficiente è quella di far transitare l’acqua in ingresso alla vasca da uno scambiatore a piastre, raffreddato dal chiller.
    Ci contatti che le studiamo una soluzione tecnico economica.
    Cordiali saluti,

    valter

  2. Spero che questa sia la sede adeguata per la mia richiesta, mi scuso in caso contrario.
    Volevo avere delucidazioni per il caso di seguito illustrato:
    è di mio interesse mantenere refrigerato un serbatoio al cui interno è presente una soluzione acquosa.
    Il sistema si configura in particolare con un serbatoio dalle seguenti caratteristiche:
    Q_ingresso=Q_uscita=20000 L/h (portata di soluzione in ingresso e in uscita dal serbatoio)
    V_vasca=2000 L
    T_ingresso=40 °C
    T_uscita=T_serbatoio=25 °C (target richiesto)

    Si era inizialmente pensato di utilizzare un chiller per il raffreddamento di acqua che potesse poi entrare all’interno di una serpentina posta dentro il serbatoio, ma confesso una certa ignoranza in materia.
    In tutto questo, c’è anche il problema dell’ingombro:
    il chiller di cui sopra è infatti stato pensato in cima al sistema, sopraelevato cioè di circa 15 m dal serbatoio.
    Mi piacerebbe dunque sapere quale potrebbe essere una Vs. proposta, una soluzione adeguata per il caso in esame.
    Spero di essere stato sufficientemente chiaro e resto a disposizione per qualunque chiarimento.
    Grazie.

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