Raffreddare un impianto farmaceutico

Gli impianti di produzione in ambito farmaceutico richiedono spesso sistemi di raffreddamento dedicati, sia che si tratti di impianti di produzione di bulk, che di impianti di confezionamento o finitura.

Ovviamente il tipo di raffreddamento e di impianto sarà sostanzialmente differente, anche se alla base di tutto ci sarà un chiller o refrigeratore supportato da sistemi di free cooling o torri evaporative.

Nello specifico abbiamo appena consegnato un impianto di potenzialità interessante, condensato ad acqua, progettato per produrre soluzione glicolata ad una temperatura vicina a 0°C, e distribuirla alle diverse utenze, secondo diversi livelli di temperatura, in funzione dei differenti punti nei quali viene utilizzato il raffreddamento.

Tutto l’insieme, prevede anche delle sezioni riscaldate elettricamente o a vapore, a seconda che si tratti di avviamento impianto o produzione.

La gestione del sistema è affidata ad un plc installato a cura del cliente di Tempco, mentre i livelli di temperatura, vengono impostati tramite termoregolatori elettronici, interfacciabili con il plc per una gestione remota. I termoregolatori pilotano delle valvole a tre vie, che tramite scambiatori di calore a piastre rendono all’utilizzo la soluzione incongelabile alla temperatura voluta per il singolo momento del processo produttivo.

Le due sezioni di riscaldamento, vengono anch’esse pilotate del plc, in funzione della ricetta di produzione. Una sezione di riscaldamento a vapore, serve per il preriscaldamento del sistema all’avviamento, in modo da preparare le miscele di prodotto alla temperatura ideale per le differenti produzioni:

  • pastigliatura
  • scagliettatura

Il gruppo frigorifero è stato realizzato con ridondanza a doppio circuito, in modo da avere la garanzia di funzionamento, anche in caso di manutenzione programmata o fermata imprevista.

La scelta di utilizzare un chiller condensato ad acqua è occorsa in quanto il cliente ha abbondante disponibilità di acqua di torre in stabilimento, nell’ottica futura di poter implementare un sistema di free cooling retro-fit, una volta avviato l’impianto produttivo e stimati correttamente i carichi termici dei vari processi produttivi.

Si tratta di un impianto molto elastico e flessibile, dove si può lavorare con un range di potenza frigorifera dal 25% al 100%, disponendo di acqua gelida da 0°C fino a 25°C, oppure riscaldare a vapore, ottenendo acqua a 90°C.