Termoregolare risparmiando energia

Quale è l’energia effettivamente risparmiata?

mi pongo spesso questa domanda, quando vedo determinate pubblicità, che mi lasciano perplesso…

A mio parere l’energia effettivamente risparmiata è quella che non viene prodotta, banale? forse, ma non scontato!

Moltissimi processi industriali, necessitano di termoregolazioni, come ho più volte asserito da queste pagine. Queste termoregolazioni, prevedono cicli di riscaldamento, che solitamente vengono realizzati mediante resistenze elettriche.

Resistenze elettriche che ovviamente consumano energia, in base alla loro potenza.


I queste stesse aziende, spesso esistono cicli produttivi, che necessitano di calore, generato magari da grosse centrali termiche, che forniscono vapore ad elevate temperature e pressioni…vapore che finito il proprio ciclo produttivo, viene condensato per riottenere acqua da reimmettere in caldaia e ricominciare il ciclo.

Esistono centraline di termoregolazione, appositamente studiate, che permettono di utilizzare questi “cascami” di energia esausta, ancora valida per produrre un fluido caldo (acqua o olio), utile per poter termoregolare altri processi a temperature e livelli energetici più bassi o contenuti.

Si tratta di centraline particolari, che vengono studiate quasi ad hoc, ma che seguendo la filosofia Tempco della “Standard Custom Flexibility”, permettono di realizzare interessanti risultati sia dal punto di vista funzionale che a livello di costo di investimento.

Solitamente queste centraline presentano una sezione di riscaldamento “a recupero”, abbinata comunque ad una sezione di riscaldamento elettrica, che interviene solamente quando magari non c’è disponibilità di fluido caldo.

…e se invece del caldo vi servisse il freddo, ma avete cascami caldi?

…e se vi servisse ancora energia?