Impianti di cogenerazione: biocarburante e risparmio energetico

recupero_4.jpg

Biocarburante è una parola che è assolutamente di moda negli ultimi tempi, anche nel settore della cogenerazione.

Soprattutto grazie alle sovvenzioni statali / regionali sugli impianti di produzione di energia, ogni giorno veniamo contattati per progetti di cogenerazione legati a questo argomento. Abbiamo anche già fatto diverse forniture interessanti, sia per moduli di recupero termico totale che parziale.

Allacciandomi all’argomento trattato nelle pagine di questo blog circa gli impianti di cogenerazione, volevo sottolineare una applicazione di recupero che, seppur marginale, non viene trascurata nell’ambito dell’economia complessiva dell’impianto di cogenerazione.

Il biocarburante o biodiesel, ha la necessità di essere pre-riscaldato o comunque mantenuto ad una buona temperatura (40°C circa), per poter permettere un corretto funzionamento del motore che va ad alimentare. A questo scopo si può semplicemente inserire una resistenza elettrica nel serbatoio di stoccaggio ed il gioco è fatto.

A livelo progettuale ed esecutivo abbiamo sviluppato due soluzioni che tengono in cosiderazione la possibilità di risparmiare anche questa potenza elettrica. In un gruppo di cogenerazione con motore endotermico, c’è una notevole disponibilità di acqua calda proveniente dal jacket: perchè non farla passare in uno scambiatore di calore che preriscalda il carburante prima di mandarlo agli iniettori? Il sistema è ovviamente semplice e sicuramente efficace.

  • recupero_3.jpg
  • recupero_7.jpg

Abbiamo perfezionato questo sistema con due differenti soluzioni realizzative, ma praticamente uguali a livello di risultato. Le soluzioni usano differenti scambiatori:

  • scambiatore a piastre: piccolo, economico ed efficiente, riscalda il combustibile spillando un po’ di acqua dal circuito dei jacket, ma risulta leggermente più complicato da mettere a punto.
  • scambiatore tubo in tubo: questa soluzione è più costosa, ma è più comoda e semplice da installare. Lo scambiatore va montato direttamente in linea sul circuito dell’acqua dei jacket e nella camicia del tubo viene fatto circolare il combustibile da preriscaldare: installato non richiede alcuna taratura o messa a punto.

Su motori di taglia medio/grande, il recupero energetico è valutabile in circa 3-4 KW. Può sembrare un numero relativamente piccolo (parliamo di impianti di produzione da oltre 100 KW), ma se si pensa che un gruppo di cogenerazione di questo tipo lavora ininterrottamente tutto l’anno, i numeri sul medio/lungo termine, acquisiscono la loro importanza.

recupero_2.jpgrecupero_1.jpgrecupero_6.jpg