Scambiatori a piastre e teleriscaldamento

Negli impianti di teleriscaldamento è generalizzato l’utilizzo degli scambiatori di calore a piastre.

Questo per diversi motivi:

  • dimensioni compatte
  • elevate capacità di scambio termico
  • resistenza meccanica
  • incrocio delle temperature

Gli scambiatori a piastre vengono utilizzati sia nelle centrali di produzione dell’energia o di cogenerazione, che nelle sottostazioni locali dove viene utilizzata l’energia prodotta.

centrale-di-cogenerazione

Solitamente nelle centrali di produzione si utilizzano scambiatori a piastre ispezionabili, per via della maggiori capacità termiche richieste, mentre nelle sottostazioni locali, la scelta può essere in opzione con scambiatori ispezionabili oppure con scambiatori saldobrasati.

Mentre un tempo la scelta propendeva per la soluzione ispezionabili, adducendo motivi di manutenzione e possibilità di ampliamento future, gli impianti di ultima generazione prevedono l’impiego di scambiatori saldobrasati.

I motivi che favoriscono questa scelta sono principalmente i seguenti:

  • maggiore resistenza meccanica alle pressioni
  • nessuna necessità di manutenzione, i circuiti sono sigillati, quindi esenti da sporcamento
  • nessuna necessità di implementazione o potenziamento futuro, solitamente le sottostazioni sono dimensionate per la potenza richiesta
  • assenza di problemi di perdite da guarnizioni usurate
  • maggiore compettezza

Le sottostazioni di teleriscaldamento (district units), sono poi corredate da una serie di apparecchiature accessorie, che le rendono delle vere e proprie caldaie, dove il fluido riscaldante non è più la fiamma generata dal bruciatore, ma l’acqua surriscaldate messa a disposizione dalla centrale.

E’ estremamente importante il sistema di gestione e misurazione dell’energia consumata, infatti mentre nel classico impianto a gas, abbiamo il contatore di metano consumato, in questo caso l’energia va quantificata in base alla portata di acqua e la differenza di temperatura tra ingresso ed uscita della stessa dalla sottostazione.

Esistono poi metodi più o meno sofisticati per misurare il consumo di energia…ma ne parliamo prossimamente.

district-unit

Pubblicato in Cogenerazione, Energia Termica, recupero energetico, Risparmio energetico, Scambiatori di calore, teleriscaldamento

2 commenti su a “Scambiatori a piastre e teleriscaldamento

  1. Martino Galeazzi dice:

    salve,

    sto valutando la possibilità di realizzare una nuova centrale di teleriscaldamento locale riutilizzando una caldaia ad acqua surriscaldata a 150 °C con potenza pari a 1 MW, alimentata a pellet di legno. Non potendo portare in giro l’acqua surriscaldata e volendo ridurre il più possibile il diametro della tubazione stavo pensando di alimentare la rete con olio diatermico. si pone pertanto il problema di come realizzare lo scambio tra l’acqua surriscaldata e l’olio diatermico.
    Quale sarebbe al soluzione per voi ottimale?
    e un’idea dei costi?

    grazie mille
    Martino

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