Acqua nelle torri evaporative

Come scritto più volte, l’acqua che circola negli impianti di raffreddamento asserviti da torri evaporative, va condizionata chimicamente, per evitare problemi di concentrazione eccessiva di carbonati o di formazione di alghe.

Molto spesso mi vengono richiesti quali siano i valori tipici dell’acqua circolante in questi impianti di raffreddamento. Di seguito ho pensato di riportare alcune informazioni di carattere comune.

Considerate che in ogni caso è consigliabile procedere ad un’analisi chimica dell’acqua per poter fare una valutazione corretta del tipo di trattamento, in ogni caso quello che segue, può avere una sua utilità come linea guida.

 

SKid trattamento acque

I parametri di interesse, con i quali si può operare tranquillamente con un semplice trattamento chimico antincrostante e biocida,  a due cicli di concentrazione sono i seguenti:

  • Durezza:         10÷35 °F
  • Alcalinità:        100÷350 ppm
  • Cloruri:            10÷500 ppm
  • Ferro:                < 0,3 ppm
  • Conducibilità:     < 1.000 microSiemens
  • PH:                    6,8÷8

Considerazioni importanti:
– Se la durezza supera i 35°F, è consigliabile addolcire l’acqua, oppure operare con un condizionante adeguato prestando molta attenzione allo spurgo, ed ai cicli di concentrazione, che il condizionante può supportare.
– Se i cloruri superano i 600÷700 ppm, occorre prestare attenzione, in quanto siamo in presenza di acque salmastre o acque di pozzo vicine al mare, problemi di corrosione sono prevalenti, occorre studiare un trattamento adeguato, forti anticorrosivi, attenzione ai materiali di costruzione utilizzati, l’eventuale installazione di osmosi per l’abbattimento dei sali.
– Quando la conducibilità è oltre i 1000÷1500, siamo in presenza di acqua con contenuto di sali molto alti, questo determina un attenzione particolare per il trattamento, valutando quale dei sali presenti porta in alto la conducibilità,(solfati compresi).
– Un valore del ferro superiore ai 0,3 ppm, richiede attenzione, se poi è ancora superiore si può pensare ad un deferrizzatore.
– Un valore del PH al di fuori dei parametri scritti, porta a fare preventive valutazioni, in quanto siamo in presenza di un acqua molto probabilmente inquinata. Nella gestione del trattamento va fatto attenzione al valore del PH, quando siamo in presenza di macchine zincate (condensatori), non superare 9÷9,2.

Come detto sopra, chiamateci per un esame più attento.

torre evaporativa in acciaio inox con sistema di dosaggio speciale

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2 commenti su a “Acqua nelle torri evaporative

  1. Buonasera Federico,
    la presenza di alghe o fanghi, la si rileva (a mio parere al meglio), con un controllo pianificato dell’acqua nella vasca della torre ed una ispezione dei pacchi di riempimento.
    Un esperto poi le potrà indicare un dosaggio adeguato di prodotto per prevenire soprattutto le alghe.
    I fanghi solitamente derivano dall’atmosfera esterna particolarmente polverosa, o da un’acqua di reintegro non filtrata.
    Per risolvere o attenuare il problema fanghi, si dovrebbe ricorrere a vasche di decantazione, con uno stramazzo alto, in modo da farli sedimentare.
    Dalla sua descrizione mi pare tutto piuttosto corretto, anche se per poterle dare dei valori, dovrei poter fare una analisi dell’acqua di reintegro e di riciclo.

    ps.: usiamo le vs. pompe su sistemi di preriscaldo olio.

  2. Buonasera
    Siamo una ditta nel campo oleodinamica (produciamo pompe e motori soprattuttoper movimento terra) e abbiamo due impianti di torre evaporative per il raffreddamento olio dei banchi di collaudo. Abbiamo avuto grossi problemi di corrosione e di presenza fanghi nel circuito. Quindi per evitare abbiamo inserirto nell’impianto un lettore di conducibilità, di PH, uno spurgo automatico, un prodotto anticorrosivo, un antialghe e un innalzatore di PH. Il conducente dell’impianto dice che: – l’innalzatore di PH serve perchè il circuito tende a far scendere il PH (lo mantiene intorno al 8,5); – dice che essendo la durezza di reintegro intorno ai 7°F (nell’impianto è 10°F) il PH deve essere intorno ai 8,5; – l’anticorrosivo ha un PH di 5,8 con dosaggio di 35ppm; – lo spurgo si apre a 1400microS e chiude a 1100. E’ tutto corretto? Come posso misurare la presenza di alghe o fanghi? Grazie Distinti Saluti

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