TCOIL prime surface heat exchangers atto 2

Ebbene sono ancora qui, ancora una volta con questi scambiatori ad immersione, TCOIL.

Volevo illustrarvi qualche fotografie di un altro paio di applicazioni che abbiamo sviluppato in questi ultimi mesi.

Questa prima applicazione è relativa all’installazione in un serbatoio di acque reflue da cartiera di una serie di TCOIL in batteria, per il recupero energetico del calore altrimenti disperso.

Ovviamente la costruzione è stata realizzata con una attenta cura delle distanze, in modo da poter avere la garanzia della massima pulizia degli scambiatori.

Complessivamente la supeficie di scambio ammonta a 250 mq, per un recupero energetico di circa 3.500.000 kcal/h.

La seconda applicazione è meno convenzionale, infatti comporta il recupero di calore da fumane esausta da lavorazioni di vario tipo.

In pratica è stato realizzato un rivestimento interno al canale di espulsione, per consentire di recuperare il calore altrimenti disperso in atmosfera.

In questo caso il calore recuperato è pari a circa 650.000 kcal/h.

Lo trovate interessante?

Pubblicato in Scambiatori a piastre, Scambiatori ad immersione, Scambiatori di calore, tcoil

2 commenti su a “TCOIL prime surface heat exchangers atto 2

  1. Salve, stiamo cercando una soluzione per “riciclare” il calore dissipato dalle unità esterne dei climatizzatori e dei gruppi frigo industriali.
    Avremmo pensato di utilizzare uno scambiatore di calore a piastre che consenta al gas freon di condensare al suo interno prima di raggiungere il condensatore ad aria forzata, scambiando il calore con un liquido vettore, tipo glicole, per ottenere acqua calda per usi sanitari.
    Potreste darci qualche suggerimento?

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