Scambiatori di calore, coefficienti di scambio e velocità tipiche dei fluidi

L’abitudine ad utilizzare i computer per dimensionare gli scambiatori di calore, toglie molte volte la sensazione di quello che si sta facendo…mi spiego.

Per progettare uno scambiatore di calore si utilizzano ormai diffusamente programmi dedicati, che nel giro di pochi secondi, facendo diverse interpolazioni, rendono un risultato affidabile, preciso e corretto. Praticamente è sparita la figura dell’ingegnere che calcolatrice scientifica (non voglio citare il vecchio regolo) alla mano, tabelle di fluidi, coefficienti di scambio tipici ecc…dimensiona lo scambiatore, i tubi, i setti, ecc…

Proprio a seguito di queste riflessioni, mi capita spesso di fermarmi ed analizzare i risultati, soprattutto quando questi mi sembrano poco “realistici”. In pratica do una rapida occhiata ai coefficienti di scambio, per valutarne la coerenza con i valori tipici, poi analizzate le perdite di carico di progetto, controllo i valori delle velocità dei fluidi.

Coefficiente di scambio negli scambiatori di calore e velocità tipiche

Questi due semplici controlli permettono di evitare spesso “magre figure”, causate da software troppo ottimisti, oppure semplicemente non testati correttamente in tutte le possibili configurazioni di fluidi utilizzabili negli scambiatori di calore.

Un occhio di riguardo poi lo meritano i calcoli di scambiatori di calore in funzione di condensatore, infatti una velocità troppo elevata, non permette la condensazione corretta, non tanto per mancanza di superficie o per carenze di scambio, ma soprattutto perchè con un effetto di trascinamento, l’effluente gassoso degli incondensabili, trascina le goccioline di condensato, vanificando la presenza del condensatore stesso.

Nel caso di scambiatori liquido/liquido, viceversa un valore estremamente basso di velocità, potrebbe generare fluido in moto laminare, riducendo drasticamente il coefficiente di scambio, abbattendo il numero di Reynolds, annullando del tutto la funzionalità dello scambiatore di calore, nonostante magari dal calcolo risulta un sovradimensionamento esagerato, che teoricamente dovrebbe assicurare risultati efficientissimi.

Velocità dei fluidi e coefficianti di scambio sono due parametri importantissimi nel dimensionamento degli scambiatori, che non vanno mai persi di vista.

Pubblicato in Data sheet, Energia Termica, Raffreddamento, Riscaldamento, Risparmio energetico, Scambiatori di calore, Termoregolazione

2 commenti su a “Scambiatori di calore, coefficienti di scambio e velocità tipiche dei fluidi

  1. Buongiorno Daniele, grazie a lei.
    Mi viene in mente il “Manuale del termotecnico” di Nicola Rossi, edizioni Hoepli.
    Ottima fonte di informazioni.
    In ogni caso consideri che a livello di scambio termico la velocità è un fattore critico, in quanto in caso di regime laminare, ovvero con velocità basse, si ha un coefficiente di scambio limitato.
    E’ importante tenere in considerazione che le perdite di carico aumentano con il quadrato della velocità, quindi non vanno perse di vista.
    Ti allego un link interessante:
    liquid velocity in tubular heat exchangers

  2. Grazie per i consigli.
    Potresti indicarmi una fonte attendibile (libro o sito internet) dove siano indicati alcuni valori tipici della velocità dei fluidi all’interno di uno scambiatore di calore a fascio tubiero e mantello (sia lato tubi sia lato mantello), oppure potresti indicare tu stesso degli intervalli di valori plausibili?

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