Dry cooler speciali, quando la sicurezza elettrica diviene parte integrante del progetto

Ultimamente in Tempco stiamo lavorando su alcune commesse che prevedono la realizzazione di dry cooler secondo esecuzioni speciali. Un’attenzione particolare è legata nello specifico al rispetto delle normative elettriche previste in materia di sicurezza per questa tipologia di dispositivi di raffreddamento. In questo caso, la sicurezza elettrica diviene parte integrante nel progetto del dry cooler.

Gli scambiatori ad aria – o dry cooler – sono spesso visti come apparecchi ‘semplici’: una batteria alettata con dei ventilatori che garantiscono lo smaltimento termico.
 In realtà, quando ci si avvicina alle esigenze reali degli impianti, emergono subito richieste che rendono questi sistemi tutt’altro che standard.

Immagine che mostra un impianto con free cooler per la dissipazione di calore in ambito di produzione industriale

Un tema centrale è proprio quello delle normative elettriche e di ventilazione, che variano a seconda del settore e dell’area geografica di destinazione:

  • ambienti con rischio di esplosione, che richiedono ventilatori ATEX;
  • applicazioni soggette a normative IN METRO, in ambito internazionale;
  • richieste di conformità UL, necessarie per i mercati nordamericani.

Sono tutte situazioni in cui il dry cooler non può più essere considerato un prodotto a catalogo, ma un progetto su misura, studiato sulle condizioni specifiche del cliente e del processo.

La versatilità di Tempco sta proprio qui: un approccio flessibile, che ci consente di integrare ventilatori e motori speciali, rispettando normative diverse e garantendo la massima sicurezza operativa. Perché dietro a quello che sembra ‘solo un ventilatore’, in realtà c’è la chiave per far lavorare un intero impianto in modo sicuro, affidabile e conforme alle normative di settore.